giovedì 31 gennaio 2013

Non andiamo ad ANGOULÊME- 3



Non ci siamo, che Angoulême è già iniziata e noi siamo qua.
Abbiamo però uno sguardo attento sulla 40esimo Festival Internazionale de la Bande Dessinée. Un compleanno importante.
Come detto, tra qualche cambiamento e alcune polemiche, la più importante aver negato il pass a un noto giornalista, che pin passato aveva spesso fatto notare le pecche del Festival. Potete seguire l'affaire Didier Pasmonik su afNews e se volete sostenerlo su FaceBook.
Altre ombre? La concorrenza di cui Art Neuf, di cui ha parlato Matteo Stefanelli, che speriamo ci aggiornerà presto  anche riguardo al Festival di Angoulême...
Crisi o rilancio? Cambiamento di rotta?
Più un Festival per i fan e i lettori, o piuttosto luogo di cultura e incontri anche per autori ed editori?
Questa domande non si riferiscono solo ad Angoulême, ma alle scelte che devono compiere Festival e Fiere del fumetto, anche da noi.

Ecco come seguire da lontano il Festival:
Magari con un riassunto dei fatti qui e, perché no, con una carrellata sui suoi precedenti Grand Prix, qui (i filmati sono firmati Benoît Peeters, un grande sceneggiatore e studioso del fumetto) e qua quello su Blutch...





 




Dalla Francia partono molti influssi sul fumetto europeo, dunque occhi aperti sul Festival 40enne!
A presto.

giovedì 24 gennaio 2013

Non andiamo ad Angoulême - 2

Bisogna esserci ad Angoulême? Forse sì. Non esserci ci manca, ma anche ci solleva.
È un bell'impegno.
Smetto il plurale dell'Associazione e parlo al singolare di Laura Scarpa.
Le prime volte che andai ad Angoulême era più di 20 anni fa. Credevo fino a pochi minuti fa, che il mio ricordare i primi 10 anni come migliori dei successivi, fosse dovuto alla mia leggerezza nel viaggio e alla novità, alla giovinezza. Non è esattamente così, la mia memoria coincide con cambiamenti.
Le mostre meno ricche di fantasia e senso del magico, il museo che allora nasceva, con uno sviluppo divertente e didattico, ormai spostato e maggiormente ricco, ma apparentemente più dispersivo. E poi la mostra è sempre più grande e piena e dunque caotica, il successo è bello ma si paga.

Intanto segnalo (e parzialmente traduco) un blog che ho visto grazie a Matteo Stefanelli
10 anni fa la fiera francese era più bella non solo per me...
"Avec près de 1500 auteurs accrédités (très peu sont invités par le festival), leur logement, leur défraiement, la gestion des séances de dédicace, le coût du stand, la gestion du personnel et des stocks que cela implique, tout cela coûte un pont aux éditeurs qui doivent gérer une multitude de contingences annexes : les relations avec la presse, avec les éditeurs étrangers, avec les sollicitations des nouveaux auteurs qui viennent avec leur dossier sous le bras..."
Con 1500 autori accreditati (ma ben pochi sono inviatati dal Festival), molte spese complesse di stand viaggio pernottamento ecc. ecc. per gli ediotri diventa estremamente costoso. Non solo Dupuis è assente, ormai da anni. 
I giorni sono divisi tra accoglienza del grande pubblico, incontri e scambi con la stampa, di compra/vedita tra editori e agenti e incontri con nuovi autori... 
 La grande fatica sembra a volte scontrarsi con gestioni non sempre pronte, da tutte le parti.
Ma gustiamoci il filmato pubblicitario del festival di fumetto con la bellissima mascotte-marchio il Fauve di Lewis Trondheim: 



Angoulême resta l'evento più importante e probabilmente imperdibile per certi incontri e per annusare le uscite del fumetto in Francia.
Ci saremo l'anno prossimo.
Se però qualcuno di voi amici, autori e lettori è là, ci racconti. Noi seguiremo da lontano, e speriamo nuove notizie portino rinnovamento al fumetto.

mercoledì 23 gennaio 2013

Non andiamo ad ANGOULÊME - 1



... non ci saremo, no, al più importante e grande festival del fumetto.
Impossibile programmare il viaggio quest'anno, per noi ComicOut, nati solo11 mesi fa, sia per i costi che per l'organizzazione.
Un po' ci mancherà.
Quest'anno è cambiata una cosa, al Festival. L'elezione del Grand Prix (al quale l'anno dopo viene dedicata una grande mostra e viene affidata la presidenza del festival). Su 16 candidati la votazione finale (con un ballottaggio ancora della Giuria ufficiale) viene pubblicizzata e affidata agli autori presenti al festival. Curioso sistema, che dà voce a chi c'è. Perché? La motivazione popolare si infrange su questo scoglio di "presenza" in piazza... chi c'è ha più peso (dunque venite ad Angoulême anche per votare?).
Ecco i 16:

Interessante la reazione, molto chiara e onesta,  di Manu Larcenet, che sul suo sito  spiega perché non votarlo. Prega di non votarlo. Perché bisgna votare il suo Maestro: Cosey, perché è un autore che ha provato che il fumetto non è solo avventura extragalattica e donne nude, ma ha innalzato il medium fumetto, passo a passo, senza vantarsi.
D'accordo o no, per chi votare, Larcenet ha fatto una bella mossa, su cui ci sarebbe da parlare, per il valore dei premi.
Ma se siete curiosi ecco qui il link per scoprire tutti i Grand Prix fino ad oggi. 
Posso solo aggiungere che certi Grand Prix hanno reso molto divertente e interessante il festival dell'anno dopo! 
Altre notizie nei prossimi giorni.
 

mercoledì 16 gennaio 2013

Dove sta il problema?


Nelle edicole?
O a monte?
Di certo le edicole stanno chiudendo. Altre passano (immagino a poco prezzo) in mano a gestori che non ne sanno.
Il problema ultimo sono gli edicolanti, ma prima viene altro.
Tanto che gli edicolanti oggi sono scesi in piazza.
Qui approfondite.



E vedrete che il problema sono anche i disributori, che non sono i malvagi, anche loro chiudono da qualche hanno, o falliscono per meglio dire.
E gli editori alle loro spalle? Quanta responsabilità deve prendersi ognuno, o non è forse arrivato il momento di ridiscutere le cose?
Occorre cambiare qualcosa. Il sistema non regge più, non si tratta di protestare se ci saranno edicole nei centri Coop, probabilmente pagare prima le riviste è un serio problema, oggi,  e lo sono il fatto che vengano imposte riviste che non vendono (come dicono gli edicolanti), ma anche la morte per le riviste a tiratura bassa e non esposte o rispedite subito in resa, dicono gli editori.
Tempo fa ho chiesto agli edicolanti di parlare. Una sola edicolante mi ha scritto.
Lo ripeto, vogliamo cominciare a parlarne qui?
La mail è questa.
La discussione è aperta a distributori, lettori, autori, editore, oltre che agli edicolanti. Grazie

E chissà come diventeranno le edicole domani...

mercoledì 9 gennaio 2013

Da United Kingdom

Una segnalazione lampo, per aprire gli occhi fuori dall'Italia, ancora una volta.
Perdipiù questa volta siete tutti coinvolti.
È un concorso molto particolare, importante e aperto e che da visibilità a tutti i concorrenti.
Lo trovate qui, sul sito di Paul Gravett, un grande della critica fumettistica e del fare fumetto. 
Dio salvi il re, e salvi il fumetto!

mercoledì 2 gennaio 2013

Libertà e buoni propositi

Siamo in giornate in cui si fanno i buoni propositi per il nuovo anno, personalmente molti sono lavorativi, alcuni fisici (più movimento e meno chili sob sob), ma vediamo che cosa dovrebbe proporsi il fumetto.
Il fumetto che oggi esplora starde diverse, molteplici, non solo di divertimento, avventura e comicità, ma anche di analisi sociale e storica, di realtà.
Questa tendenza ha dato grandi risultati di qualità, e sta ampliando il pubblico, rendneolo più vario e articolato, permettendo dunque diffusione e distribuzione migliori.
Questa tendenza è anche spesso orecchiata, utilizzata con astuzia, o con un certo calcolo. Non sempre con cattivi risultati, ma solo un po' di furbizia editoriale che non guasta al medium, ma talvolta lo rende un po' schiavo delle nuove strade, delle attuali tendenze.
Ecco, dunque, un bel proposito, il primo, che propongo al fumetto, perché possa dire sempre le cose più importanti e che urgono all'autore che lo scrive e disegna.

Proponimenti per il 2013
1) LIBERTA'



Essere liberi significa sempre seguire il proprio impulso e la propria coscienza. Libertà e onestà vanno assieme, la libertà è quella dello spirito libero, dunque onesto con se stesso.
E a tal proposito è proprio di oggi una notizai che già circola da un'oretta, ma ve la passo in un resoconto completo dell'ANSA.

Jacques Tardi rifiuta la Legion D'Onore

Parigi, 2 gennaio 2013 – Il fumettista francese Jacques Tardi (ricordate il film di Besson sulla sua Adèle Blanc-sec? Tardi fu pubblicato in Italia u Linus e per L'Isola Trovata, oggi da Rizzoli/Lizard), ha rifiutato "con la più grande fermezza" la Legione d'onore che ieri gli era stata assegnata, il disegnatore rivendica la propria volontà "di restare un uomo libero e non essere preso in ostaggio da un potere, quale che sia".
"Ho scoperto con stupore dai media, la sera del primo gennaio, che mi era stata appena attribuita, d'autorità e senza informarmene, la Legione d'Onore. Essendo ferocemente attaccato alla mia libertà di pensiero e di creazione, non voglio ricevere niente, né dal potere attuale, né da alcun altro potere politico. È quindi con la più grande fermezza che rifiuto questa medaglia".
Di Tardi è appena uscita l'opera che racconta la storia della prigionia di suo padre in Germania durante le Seconda Guerra Mondiale, ma è noto e amato per i suoi albi a tema bellico, sulla Grande Guerra, e per i suoi libri con Néstor Burma, su testi di Léo Malet.
 
Antimilitarista, antibellico, anarchico, Tardi (che già nell'85 aveva vinto il Grand Prix ad Angoulême) ha sempre difeso la libertà per tutti e la sua indipendenza d'autore.

Dunque è lui il simbolo della prima promessa del fumetto per il 2013: libertà!