Bisogna esserci ad Angoulême? Forse sì. Non esserci ci manca, ma anche ci solleva.
È un bell'impegno.
Smetto il plurale dell'Associazione e parlo al singolare di Laura Scarpa.
Le
prime volte che andai ad Angoulême era più di 20 anni fa. Credevo fino a
pochi minuti fa, che il mio ricordare i primi 10 anni come migliori dei
successivi, fosse dovuto alla mia leggerezza nel viaggio e alla novità,
alla giovinezza. Non è esattamente così, la mia memoria coincide con
cambiamenti.
Le
mostre meno ricche di fantasia e senso del magico, il museo che allora
nasceva, con uno sviluppo divertente e didattico, ormai spostato e
maggiormente ricco, ma apparentemente più dispersivo. E poi la mostra è
sempre più grande e piena e dunque caotica, il successo è bello ma si paga.
Intanto segnalo (e parzialmente traduco) un blog che ho visto grazie a Matteo Stefanelli.
10 anni fa la fiera francese era più bella non solo per me...
"Avec près de
1500 auteurs accrédités (très peu sont invités par le festival), leur
logement, leur défraiement, la gestion des séances de dédicace, le coût
du stand, la gestion du personnel et des stocks que cela implique, tout
cela coûte un pont aux éditeurs qui doivent gérer une multitude de
contingences annexes : les relations avec la presse, avec les éditeurs
étrangers, avec les sollicitations des nouveaux auteurs qui viennent
avec leur dossier sous le bras..."
Con 1500 autori accreditati (ma ben pochi sono inviatati dal Festival), molte spese complesse di stand viaggio pernottamento ecc. ecc. per gli ediotri diventa estremamente costoso. Non solo Dupuis è assente, ormai da anni.
I giorni sono divisi tra accoglienza del grande pubblico, incontri e scambi con la stampa, di compra/vedita tra editori e agenti e incontri con nuovi autori...
La grande fatica sembra a volte scontrarsi con gestioni non sempre pronte, da tutte le parti.
Ma gustiamoci il filmato pubblicitario del festival di fumetto con la bellissima mascotte-marchio il Fauve di Lewis Trondheim:
Angoulême resta l'evento più importante e probabilmente imperdibile per certi incontri e per annusare le uscite del fumetto in Francia.
Ci saremo l'anno prossimo.
Se
però qualcuno di voi amici, autori e lettori è là, ci racconti. Noi
seguiremo da lontano, e speriamo nuove notizie portino rinnovamento al fumetto.
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