martedì 16 ottobre 2012

IL MESTIERE CAMBIA (o cambierà) IMPARIAMOLO

Stavo vedendo questo video postato da Marco Ficarra.
Si torna sul discorso che occupa gli ultimi anni le nostre menti di editori, autori, lettori. 
Dove e come leggeremo (e sarà sempre leggere?) quello che ci danno oggi ancora i libri?
I diritti degli autori sono in discussione e si prevede la rete come diffusore gratuito, il ruolo degli editori è messo in discussione e si parla di autoproduzione o simili, le possibilità dei lettori sono in discussione, su quali convenienze, tecnologie, prezzi e solidità i nuovi acquisti da leggersi su eRaider, il ruolo degli stampatori è messo in crisi, ma forse stamperanno meno e meglio, se volete consolare quelli che non hanno chiuso, il ruolo di grafici e editors è messo in discussione, e diventa meno importante, mentre dei tecnici studiano come facilitare la lettura, il mestiere dei librai si evolve per salvarsi.  E che la tecnica e lo stile degli autori resti uguale è improbabile, ed è anche già cambiato negli ultimi 10 anni in modo evidente. E in due direzioni, quella tecnologica, meravigliosa e che incanta col segno, quella minimale, asciutta, che esalta il racconto e spesso anche il testo. ma non si tratta solo di estetica, si tratta di contenuti e, come si dice nel video, anche di aspetti tecnici che inflenzeranno la creazione. Che avrà ancora e anzi di più, tante possibilità diverse. 
Ma è la nostra mente che cambia, la mente e il mercato.

Da lettori e per cavarvela vi indirizzo a questo blog, sempre approfondito e onesto, di Patrizia Mandanici, autrice e disegnatrice bonelliana.
Per il discorso della produzione, dei diritti, dei doveri e delle speranze, continueremo a parlarne qui e altrove, cercano opinioni divers eanche da altre nazioni.
Per gli autori, il mestiere ancora parte da alcune basi classiche, non importa se realizzate con carta e matita e penna, o col dito su iPad o tavoletta grafica sul proprio pc.
Ma se le basi restano le stesse, lo sgurdao cambia, ed è con stupore che si vedono molti giovani autori procedere ancora con le stesse ingenuità dei loro predecessori da giovani.

ComicOut anche per questo ha creato la Prima Scuola Online di fumetto, sceneggiatura, illustrazione e altro (sì, grafica, photoshop, lettering... questi stage si aggiungeranno ai corsi annuali).
Il corso online raggiunge tutti quelli che lavorano, abitano in piccoli centri, hanno famiglia, figli, oppure studiano, hanno molti impegni... o semplicemente non hanno voglia di tornare sui classici banchi di scuola. 
Guardate che cosa prevedeva Grazia Nidasio nel 1967, come scuola dell'anno scolastico 1999-2000. Ebbene siamo ancora un po' indietro, ma ci stiamo avvicinando. Solo che non dobbiamo dimenticare l'aspetto umano, il contatto diretto. 
Ma internet è un ambiente caldo e vivace di scambi, lo dimostrano tutte le varie comunity, i messaggi veloci, le "amicizie" e le polemiche che vi nascono.
Personalmente tra allievi e lettori ho trovato vari nuovi amici di carne e di ossa. Gente con cui mi vedo e discuto scoprendo nuove menti e vite.
Internet fa leggere fumetti e nuovi autori da tutto il mondo, gli editori ormai cercano in rete. 
Allora perché pensare che una scuola in rete sia più fredda e incompleta, quando ormai su FB facciamo i compleanni, su Twitter leggiamo le notizie personalizzate, e senza un blog non abbiamo identità?
Che la rete sia viva lo dimostrano i bellisismi compiti della lezione free pubblicata sul blog della scuola. E le correzioni i pareri i consigli sono vivaci e caldi, pur senza la presenza di una classe.

Guradte quanti alberi diversi!, puliti, levifìgati e tondi, trotuosi, accennati, nervosi, poetici, ironici, realistici , stilizzati.
Alberi come caratteri, stili e tecniche.






I corsi iniziano, ma le iscrizioni sono ancora aperte. 
Una cosa è sicura, questi corsi si vanno evolvendo, così come gli allievi e futuri autori. 
Il fumetto si muove, e anche l'illustrazione, la scrittura. Mestieri, arti che cambiano, da Yellow Kid a oggi quanta evoluzione? Di supporti e di contenuti. 
Quale sia la strada è difficile, siamo a bivi e e curve, difficile vedere lontano, ma illuminiamo la strada, cerchiamo di inforcare dei buoni occhiali, o magari usare un binocolo... guardiamo lontano.



6 commenti:

  1. Se negli anni 90 il web fosse stato com'è adesso avrei fatto molto di più... ma quelli erano gli anni dei quadernoni pieni di disegni e bozze di fumetti mai nati. Nella realtà avevo solo i sogni che purtroppo non potevo realizzare e nemmeno la soddisfazione di pubblicare su un mio blog! :D Meno male che ora internet permette di realizzare sogni e piccole soddisfazioni!

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    1. Vero, crea anche confusione, questo, ovviamente. Un mare magnum di immagini e storie in cui è facile perdesi, una vetrina confusa. Ma Sempre e comunque spazio per provarsi, mettersi in gioco, e se si è coscienti fare un percorso serio e leggero da costi.

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  2. Meravigliose le pagine del Corrierino con la scuola del futuro della Nidasio: molte ingenuità ma anche molte intuizioni veritiere!
    Sono d'accordo con McKnife sulle grandi possibilità che internet offre a tutti gli aspiranti fumettari come noi :-)

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    1. spazi e possibilità, ma molte apparenze e speranze, però orizzonti ampi di sicuro, s esi aprono gli occhi per bene :)

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  3. Io invece sono molto meno ottimista. Non fate i fumettari, credete a me, fate gli attivisti di partito e mentre attaccate i manifesti di sera rubate la colla e rivendetevela, così vi farete un giro. Se stampate le fotocopie per i volantini rubate la carta, e il toner...e anche la fotocopiatrice. E se vi accusano di furto, accusate il compagno così, diventando una spia, farete carriera al fianco del potente di turno che vi assolderà per spiare l'alleato di partito. Ovviamente voi terrete un diario con tutti i nomi delle mignotte che frequenterà, così potrete ricattarlo e farvi candidare al consiglio comunale. Li ripetete tutta la trafila e in poco tempo arriverete in parlamento dove potrete anche strozzare i bambini e nessuno vi farà niente, anzi avrete il vitalizio, il rimborso spese, il conguaglio mignotte, il contributo refurtiva ecc. ecc. Poi, se rischiate di non essere eletti, promettete di pubblicare un giornale a fumetti che pagherà il giusto e distribuirà i diritti: vi voteranno milioni di aspiranti fumettari ingenui e sarete a posto per sempre!

    Ciao Laura. Un saluto da un fumettaro che ti legge sempre volentieri e che oggi è molto incazzato!
    Giorgio Pezzin

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    1. Grazie carisismo, seguo sempre (diciamo quasi, il tempo è tiranno) le cose interessanti che posti sulle nuove possibilità degli autoori e altre cose, qui linko il tuo ultimo post che rimanda ada altri http://comicsbay.blogspot.it/2012/10/segnalazioni-da-afnews.html ma perché oggi sei incazzato? (al limite dimmelo in privato, ma ormai m0hai incuriosita!), su, lottiamo!

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