Lucca Comics si è conclusa con soddisfazione – mi pare – generale... o quasi.
Qualche problema e qualche dubbio è ben sorto dallo spostamento non del tutto spiegato da San Michele al Napoleone, dei grossi, e al conseguente slittamento al Giglio dei più "giovani" marchi.
Chi ha pagato tutto ciò? E come mai XL è finita con i più piccoli dei piccoli a San Giusto (mi pare)? Solo per un disguido di pagamento... mah... Lucca Comics an Games sta funzionando alla grande, le mostre sono pure belle (ma pochi le vedono in quel bailamme), ma qualcosa va ancora chiarito e migliorato. Basta un angolo appena fuori dal giro delle masse e i giochi cambiano, come pure essere troppo vicini ai big che bloccano i passaggi. Ma in ogni caso il fumetto è vivo e ha tante strade diverse. Questa Lucca lo ha dimostrato.
Per ComicOut l'importanza di esserci, e di essere ben visualizzata, è stata – lo abbiamo capito – soprattutto essere identificati.
Ebbene sì, c'è ancora molta confusione, anche se siamo nati a febbraio.
Nel 2013 Scuola di Fumetto Magazine è uscito solo col marchio ComicOut (che ha preso la testata alla Coniglio, prima della sua chiusura), dunque dall'81 a questo 85. Numeri che portano anche il marchio del MUF, Museo del Fumetto di Lucca, di siamo divenuti con SdF portavoce ufficiale, da febbraio appunto.
Così il quarto volume di Valentina Mela Verde, e l'acquisizione dei 3 precedenti e oggi il volume su McKean.
ComicOut è anche la Scuola di Fumetto Online.
Ma tanti marchi, nomi e cose diverse hanno creato confusione, finora, e a Lucca la nostra identità si è andata chiarendo. Nonostante ospitassimo anche qualche editore amico, il mangoso Iacobelli e il nuovo Diabolo.
Perché, in quanto Associazione Cuturale Onlus, non ci sentiamo solo editori, ma qualcosa di più e di più allargato.
Il nuovo fumetto nascerà da scambi e interazioni, e noi ci siamo.
Dunque un buon motivo per esserci ed esserne sodisfatti della "gita" lucchese, conclusasi non solo con vendite in positivo, ma con un inizio di miglior comunicazione.
E poi, e poi c'è il lato umano... tutti gli incontri, le parole scambiate, le informazioni ricevute.
Ecco perciò qualche foto dello stand. Prima di tutto Mino Milani, che non è lì casualmente...
Poi altri visitatori, molti allievi e lettori di tutte le età e anche qualche futuro autore, e sì, le belle sorprese non sono mancate.
Inoltre la serata con il MUF, tra grandi disegnatori e vecchi amici...
A presto con altri commenti e notizie.
Rivediamoci alle fiere e in rete.
La cosa delle case editrici grandi divise dalle case editrici piccole, credo che derivi dal fatto che non si possa più mettere troppe strutture sul sagrato di piazza san michele, perchè il pavimento si stà sgretolando.
RispondiEliminaDa una parte potrebbe dare via a invidie e rivalità, dall' altra può dare alle case editrici più piccole maggior fascino da rinnegati, che non guasta mai!