Ci piace dichiararci e dire: sì, facciamo e leggiamo fumetti!
Il fumetto esca fuori dal nostro giro di nerd o di raffinati intellettuali o di pigri ricordatori di infanzie. Il fumetto venga dato in pasto alle belve che guardano, leggono e fanno altro che fumetti.
Vai a vedere mostre di pittura? Giochi ai videogames? Ti fai
di film al cinema o scaricati al computer? Leggi su carta e ora pure gli ebook?
Allora c’è sicuramente il fumetto per te, il problema è che occorre saperlo.
Che tu sappia e possa scegliere, che tu non veda il fumetto come un elemento
alieno.
Oggi Claudio Calia postava questa foto (pro domo sua, ma a
fini educativi), diceva il testo: “come dovrebbero stare i fumetti in libreria:
tra i libri”. E infatti così dovrebbero stare.
E i fumettisti potrebbero fare i fumettisti, ma anche andare in giro, a tener conferenze e corsi, a
disegnare come spettacolo, a essere intervistati su spazi non solo
specializzati.
Avere successo grande come autori.
Qualcosa così bello accadde a Gipi, pochissimi anni fa.
Poiché però ci sono patimenti al mondo, Gipi dopo aver guidato le folle a scoprire
un fumetto che potevano leggere (sì, come Maus o Persepolis) e a presentare
l’autore come, non dico una star (cosa che propone sempre Roberto Recchioni, a
ragione, però restando in un ambito fumettistico) ma un personaggio.
Sì,
Gianni Gipi Pacinotti stava facendo fondere il fumetto nel grande mare dei
libri e del racconto… poi fece un film, e allora rientri in altro spazio,
pubblico infedele, e autore cangiante (ognuno fa le sue scelte, ma quelle
giuste per dare slancio all’estro di Gipi forse al fumetto non hanno giovato).
Oggi accade con Zero Calcare.
Autore da centri sociali, da
sperimentazioni editoriali, da prime autoproduzioni, da rete e blog, da editore
di media taglia ma abbiente, che può, da bravura e da coincidenze, e così nasce un
nuovo Autore Portatore Sano di Fumetto.
Un autore che fa comic-out, lo dichiara, lo disperde, lo
diffonde, lo fa leggere a tanti.
Non abbandona la sua base fedele, non abbandona il suo
pubblico nato dai lunedì in rete, e ne attira di nuovo.
Magia di marketing? Di ufficio stampa? In ogni caso magia
dell’autore, senza dubbio.
Autore che si prende le sue pause quando gli serve, o sforna
un libro sudandoci un’estate quando lo promette.
Magia del fumetto, che ogni tanto spacca!
Zero Calcare l’abbiamo intervistato qualche mese fa su
Scuola di Fumetto, per il n. 82.
Zero Calcare chi va al bar stamattina a Roma se lo poteva
trovare (e lo troverà nei prossimi giorni) in una delle due copertine de ilRomoletto, free magazine che più di altri è attento alla cultura, film o
spettacoli o altro. Ma un free magazine che si dovrebbe sfogliare bevendo il
caffè, pucciando il cornetto, per trovarci spettacoli e bar e trattorie…
L’articolo è interessante. Fatto bene e di parte. L’intervista
(doppia) a Zero e a Valerio Mastrandrea, fatto da Oscar Glioti, si affianca a
una storia di Zero (la conoscerete, è vecchiotta ma esilarante), e il fumetto
esce fuori.
Capiterà tra mani che non conoscevano ancora, nonostante il
successo, Zero Calcare e i suoi fumetti, forse sarà qualche altra copia venduta, nuovi lettori
del blog, ma quel che più conta è che il fumetto non sarà più un’etichetta
astratta per molti di loro.
Il fumetto può fare questo.
Non ce ne voglia Zero se lo stiamo caricando di molta
responsabilità, Gipi sa quanto pesa.
Ma questo è un post di “grandi speranze”, ma concrete.
Il
fumetto può.
Occorre saperlo fare, saperlo diffondere anche. Ma non è roba da
marketing e basta, l’Opera conta e l’Autore.
Ai fini del fumetto ci piace molto questo il Romoletto che
già prometteva bene.
Buon fumetto a tutti, e cerchiamo di diffondere, in tanti
modi possibili. Basta farlo bene.
Grazie della segnalazione Laura!
RispondiEliminaPer chi fosse interessato a leggere l'intervista, può farlo qui:
http://www.ilromoletto.it/rivista4
prego prego! siete bravi! bella rivista freepress, con segnalazioni interessanti. :)
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