C'è chi lo usa come si arrivava a fare al massimo nei primi anni 60, a spiegare ai poveri (ma la TV fa altrettanto riproducendo tranche di fatti reali in tristi "ricostruzioni"). (grazie Stefanelli)
C'è chi mette la sua cultura per spiegarlo, farlo capire e amare, com Art Spiegelman ad Angouleme, una mostra del meglio del meglio della storia del fumetto, e trasforma questo progetto in un libro virtuale.
C'è chi da solo mette in rete la cultura del fumetto anni 60 e 70, da grandi autori a grandi amori per cuori di ragazzi.
Ma questi sono solo una manciata di esempi tra i tanti autori, i tanti blogger, i tanti lettori, studiosi, giornalisti, disegnatori, scrittori, collezionisti e personaggi d'ogni tipo che per conto loro usano e parlano e fanno fumetto. A volte male, l'abbiamo visto, non sempre il fumetto è cultura. A volte è solo divertente, a volte brutto, a volte ignorante.
Solo il fumetto? Ma no, ci sono scrittori che fanno schifo, o che sono solo leggibili o che sono ignoranti... e così per giornali e musica...
guardate qua ;)
Allora che senso ha chiedersi se il fumetto è cultura?
Eppure c'è chi se lo chiede, mentre la domanda giusta è: c'è cultura sul fumetto?
Insomma, lo conosciamo bene?
Temo di no. E cercheremo di farlo conoscere meglio, decriptandolo, analizzandolo, accompagnati da amici seri e divertenti che hanno l'occhio acuto.
L'Associazione ComicOut vuol fare questo, prima di tutto.
Es. questa pagina lancia dei raffronti, a voi giocare di rimandi...
Spirito della Foresta, Miyazaki, studio Ghibli. |
Lo stregone, disegno di Henri Breuil da un disegno rupestre paleolitico |
Il minotauro, 515 a.C. |
Lo stregone, grotta Trois-frères 13.000 anni fa |
l'Uomo leone, 34.000 anni fa |
Minotauro e donna - Pablo Picasso 1933 |
la critica è questo, gettare fili tra le cose.
Il fumetto è creare trame e percorsi, fili di racconto.
ComicOut è uscire fuori e dire: faccio fumetti! Leggo fumetti, sì! Son fumettaro!
mi piace molto il manifesto del Comicon 2012 e ben si intona con queste chiacchiere.... |
Facciamo ComicOut!
Bello. Benvenuto ComicOut
RispondiEliminaA me è piaciuta moltissima la sequenza di opere che poi lo ha portato a questa.
RispondiEliminaSenza scordarci che tutto parte da un animale in carne e ossa e peli.
RispondiEliminaIl fumetto è cultura, tanto quanto ogni altra forma d'arte.
RispondiEliminabeh, il tema merita poche righe. Forse la domanda esatta è che cos'è la cultura? etimologicamente tutto quello che permette la crescita emozionale, sociale di un popolo è cultura. Per dirla con John Donne (e molti altri, beccatevi questo...) "L'UOMO NON E' UN'ISOLA..." ma cresce - e fa culutra - aggiungo - scambiando idee, conoscenze ed emozioni. Ecco il punto. Il fumetto, come ogni altra forma espressiva, dunque, è una forma espressiva ed in quanto tale, vettore appunto di idee, conoscenze ed emozioni. ERGO il fumetto è cultura!!!
RispondiElimina@Luca: non fa una piega !
RispondiElimina@il.giack e @tutti
RispondiEliminavogliamo continuare... in fondo la prima forma espressiva nelle caverne è stato un fumetto, magari senza parole, ma pur sempre un fumetto. Ed allora perche relegare a NICCHIA qualcosa che esiste da sempre? E chiudo provocando... Perchè nella scuola non è lecito studiare una canzone di De Andrè, un libro di narrativa per ragazzi o un fumetto? gli stessi argomenti trattati dai grandi e leggendari autori GESSATI dalla monotonia della scuola, sono stati trattati in migliaia di pagine disegnate. perchè non porre l'attenzione anche su di loro????
DISEGNASSI IL 10% DI QUANTO PARLO ehheheheheheh
LUCA (non chiedetemi perchè questo post è firmato Ofelia)
@the polite e Ma. le disecendenze i rimandi a me piace molto scoprirli (o che mi si mostrino), mi dà un senso di tutto legato assieme, di essere una parte...
RispondiElimina@Luca non fa una piega (pure @Kotaku).
@ofelia/luca, non credo che fosse fumetto l'opera delle caverne, ma certo era immagine a scopo magico/sacro, ma anche rappresentativo, evocativo, narrativo. L'immagine ha per noi una grande forza evocativa ancora oggi, e il segno è diverso dalla foto, è impronta. Vero che nelle scuole bisognerebbe portare alcune canzoni, alcuni fumetti, alcuni film e spesso altri testi letterari da quelli soliti, ma ogni volta lo penso con un brivido di terrore: usati male, mal capiti, non sarebbe un modo di allontanarli? Non è la scuola a renderci odiosi i promessi sposi piuttosto che l'opera stessa? temo e tremo.