mercoledì 2 gennaio 2013

Libertà e buoni propositi

Siamo in giornate in cui si fanno i buoni propositi per il nuovo anno, personalmente molti sono lavorativi, alcuni fisici (più movimento e meno chili sob sob), ma vediamo che cosa dovrebbe proporsi il fumetto.
Il fumetto che oggi esplora starde diverse, molteplici, non solo di divertimento, avventura e comicità, ma anche di analisi sociale e storica, di realtà.
Questa tendenza ha dato grandi risultati di qualità, e sta ampliando il pubblico, rendneolo più vario e articolato, permettendo dunque diffusione e distribuzione migliori.
Questa tendenza è anche spesso orecchiata, utilizzata con astuzia, o con un certo calcolo. Non sempre con cattivi risultati, ma solo un po' di furbizia editoriale che non guasta al medium, ma talvolta lo rende un po' schiavo delle nuove strade, delle attuali tendenze.
Ecco, dunque, un bel proposito, il primo, che propongo al fumetto, perché possa dire sempre le cose più importanti e che urgono all'autore che lo scrive e disegna.

Proponimenti per il 2013
1) LIBERTA'



Essere liberi significa sempre seguire il proprio impulso e la propria coscienza. Libertà e onestà vanno assieme, la libertà è quella dello spirito libero, dunque onesto con se stesso.
E a tal proposito è proprio di oggi una notizai che già circola da un'oretta, ma ve la passo in un resoconto completo dell'ANSA.

Jacques Tardi rifiuta la Legion D'Onore

Parigi, 2 gennaio 2013 – Il fumettista francese Jacques Tardi (ricordate il film di Besson sulla sua Adèle Blanc-sec? Tardi fu pubblicato in Italia u Linus e per L'Isola Trovata, oggi da Rizzoli/Lizard), ha rifiutato "con la più grande fermezza" la Legione d'onore che ieri gli era stata assegnata, il disegnatore rivendica la propria volontà "di restare un uomo libero e non essere preso in ostaggio da un potere, quale che sia".
"Ho scoperto con stupore dai media, la sera del primo gennaio, che mi era stata appena attribuita, d'autorità e senza informarmene, la Legione d'Onore. Essendo ferocemente attaccato alla mia libertà di pensiero e di creazione, non voglio ricevere niente, né dal potere attuale, né da alcun altro potere politico. È quindi con la più grande fermezza che rifiuto questa medaglia".
Di Tardi è appena uscita l'opera che racconta la storia della prigionia di suo padre in Germania durante le Seconda Guerra Mondiale, ma è noto e amato per i suoi albi a tema bellico, sulla Grande Guerra, e per i suoi libri con Néstor Burma, su testi di Léo Malet.
 
Antimilitarista, antibellico, anarchico, Tardi (che già nell'85 aveva vinto il Grand Prix ad Angoulême) ha sempre difeso la libertà per tutti e la sua indipendenza d'autore.

Dunque è lui il simbolo della prima promessa del fumetto per il 2013: libertà!


1 commento:

  1. Beh commento qui, ed un posto vale l'altro per il racconto di una trilettura.
    Sì, ho scirtto bene proprio una trilettura, ovvero come sia possibile in breve divorare tre volte un libro leggendolo in tre modi compltamente diversi.
    Ovviamente occorrono dei requisiti proprio per questo tipo di lettura, una grande passione per l'agomento innanzitutto e poi, fondamentale un buon libro, coarico di nostalgia e sogni.
    Il libro, ovviamente, è LEZIONI PERDUTE.
    Abbiamo amato tutti PRATT, abbiamo letto tutti i suoi fumetti ma nessuno ce lo ha mostrato così. Ma lasciatemi costinuare...
    PRIMA LETTURA (niente di sacro ovviamente)
    E' arrivato il plico con corriere e subito è iniziata la lettura. La scrittura per episodi, le brevi interviste, ci hanno restituito tante piccole fotografie di quello che è successo della vita di PRATT, come è riuscito a coinvolgere gli aici i colleghi, gli editori, gli autori ed i lettori. Sì in quetsa prima lettura si vedono tutte queste diapositive, ma l'attenzione è stata rapita dalle lezione della scuola panamericana. Si leggono e si rileggono ed inevitabilmente si prova e si riporva a disegnare solo per il gusto di provarci, si dentirsi parte di quel peirodo e colleghi, indegnamente, di quelle parsone (fantastica la foto postata da Laura su FB qualche giorno fa).
    Il libro finisce, ma si resta ubriachi per tutto quanto raccontato. Si chiudino gli occhi e si continua ad immaginare, a disegnare con la fantasia e a parlare con Hugo. Eh sì, quello che fino ad un centinaio di pagine prima era una leggenda, adesso è quasi un burbero amico, un confidente, qualcuno a cui far vedere i propri schizzi ed i propri sogni anche solo per riceverne burberi consigli.
    SECONDA LETTURA (e nemmeno ora siamo in chiesa)
    La seconda lettura è stata necessaria perchè nella memoria resta troppo poco di quello che si è letto e troppo viva la voglia di recuperare i dettagli. Si ricomincia e la seconda volta ci si apre un mondo. Non si è più al proprio tavolo, nel letto o vicino a camino di casa, ma ci si trova in Argentina, in Italia, nella stanza con lui. Lo si vede disegnare, lo si vede correre sulle tavole veloce, si cerca di vedere i suoi layout, si scopre che non esistono, e lo si vede gettarsi a capofitto a vomitare insieme al suo pennello le emozioni. Sì, la seconda lettura è un piccolo film che si vive in prima persona.
    TERZA LETTURA (ecco siamo certi di non essere in chiesa)
    La terza lettura io la ho fatta su UNA BALLATA DEL MARE SALATO e non ve la racconto.
    Leggete il libro, rileggete il libro e fate la vostra TRILETTURA su un fumetto di HUGO se scoprirete un mondo nuovo.

    Grazie LAURA

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