Continua la nostra serie di recensioni e segnalazioni di fumetti da regalare a Natale.
L'abbiamo edito noi, ma è talmente bello e importante che lo recensiamo (no, riportiamo una recensione) tra i vari libri da regalare a Natale.
il Dottor Oss è un avvenimento nella storia del fumetto italiano. Lo è stato alla sua nascita, nel 1964, lo è ora la pubblicazione in volume, un'edizione lussuosa, bella da gustare sempre e figa da piazzare come regalo (prima di tutto a noi stessi).
Mino Milani e Grazia Nidasio uniti e ispirati da Jules Verne... consigliabile non solo per chi l'ha letto all'epoca.
Su Manga forever una recensione che ripubblichiamo qui, molto lieti. (il volume è acquistabile in libreria, sul nostro sito – senza spese di spedizione, per l'Italia – e su diversi negozi online).
«Comic Out si rende protagonista di un importante
recupero storico con l’annunciata raccolta in volume di uno dei prodotti
più originali e affascinanti dell’epoca d’oro del mitico “Corriere dei
Piccoli”, il Dottor Oss.
Dopo una trasposizione del romanzo di Verne, a opera di Mino Milani e Grazia Nidasio,
il personaggio ebbe un tale successo da spingere gli autori a creare
nuove, inedite avventure. Un vero pezzo di Storia con la “S” maiuscola,
insomma, che ora ComicOut presenta in un volume cartonato dal formato
24×34 centimetri, con 120 pagine a colori.
Era tra il 1964 e il 1969 quando Milani e Nidasio, dapprima
interpretarono sulle pagine del «Corriere dei Piccoli» le avventure di
Docteur Ox di Jules Verne, per poi, avendolo
trasformato in un personaggio affascinante e di successo, continuarne le
vicende con nuovi episodi che uniscono a un immaginario steampunk e al
gusto dell’illustrazione da incisione, l’ironia e la leggerezza dei due
autori.
Atteso da anni, arriva finalmente il volume che ripropone l’opera completa,
in un’edizione strenna , che riprende la copertina
della prima edizione francese del romanzo di Verne. L’opera, che costa € 29,50, è riprodotta
dalle tavole originali e con studi inediti. Prefazioni dello stesso
Milani, di Alfredo Castelli e di Pierluigi Gaspa».
Nessun commento:
Posta un commento