domenica 25 marzo 2012

RECENSIONI,SEGNALAZIONI, INFORMAZIONI

Sono un poco schizofrenica... chi me lo ha fatto fare di aprire un blog di fumetto, oltre a quello di cucina e letture, oltre a quello quasi quotidiano di disegno... ecc e proprio prima di aprire questo nuovo per ComicOut, che dovrebbe aggiornare su quello che fa e vuol fare l'Associazione Culturale omonima?
Chi me lo ha fatto fare che ho l'animo diviso in due e dove scrivo una cosa e dove un'altra...
Qui ho parlato di recensori. Recensori e critici, forse. No, mi ero fermata a recensori, pernsando a chi è ascoltato e a quanto contino le varie critiche.

I lettori si dividono in gruppi grossomodo così:
A) quelli che fanno da soli, scoprono le cose in libreria , fumetteria e sulle pubblicazioni di servizio (in carta)
B) quelli che in rete seguono dei forum, ne discutono con amici e gente di cui sanno i gusti, senbbene con nessuna autorità in materia (e succede in rete e dal vero)
C) quelli che seguono alcuni precisi recensori o critici, ma anche se simili a loro per gusti, senza obbedire ciecamente.
D) Quelli che badano soprattutto alle segnalazioni, ai generi, ai temi trattati, che curiosano un po' ovunque.
E) quelli che alla fine preferiscono le (dis)oneste scehde degli editori.

E su questo tornerò ancora, perché sono convinta che occorra sapere prima di tutto che cosa esce. Poi che il potenziale lettore proceda in genere per autori, personaggi, generi, stili...

Poi magari alcuni pareri particolarmente positivi possono convincere, ma molto fanno gli "assaggi" di alcune pagine.

Invece sul blog di Fumi e fumetti, ho parlato di informazione.

Quanta gente interessata al fumetto, al disegno, all'illustrazione, e che sta a Roma e dintorni sa che domenica prossima c'è Edmond Baudoin all'Auditorium? (e quanti sanno che qui si possono poi ascoltare gli interventi di autori come Gipi, Staino, Manara, Mnoz?)
Eppure è un autore importante e che travalica i confini del fumetto.
Non perché fumetto sia limitante, ma perché i lettori di fumetto e in più gli appassionati di illustrazione e pittura e disegno sono di più, sono vari, sono tanti.
Ma non lo sanno.
Gli spettatori dell'Auditorium sono musicofili, quelli informati attraverso il giro fumettistico sono poco raggiungibili... il mondo così pieno di collegamenti e link, mi pare ancora chiuso in scatolette. La rivista generalista scompare, perché in un mare magnum di informazioni, raggiungere quelle che interessano è difficile, così si va a bazzicare tra i propri interessi, selezionandoli.

In giorni in cui pare che la parola graphic novel (e ormai anche graphic journalism) siano chiavi che spalancano porte, in realtà ancora chi fa fumetti, graphic novel, graphic journalism si sente relegato in isolotti circondati da molta acqua.

Come fare intanto per essere ben informati noi (e qui rendo grazie al sito Afnews, al momento il più aggiornato e aggiornante). Mi chiedo se non bisogna fare quacosa di diverso, una mega bacheca, unendo le forze e attirando l'attenzione dei giornalisti e dei fruitori.
Intanto in questi giorni annuncerò un po' di cose qua, e chi ne ha da annunciare (tra corsi, concorsi, manifestazioni, incontri, conferenze... non libri eh, alrtrimenti il blog scoppia) mi mandi una mail al solito indirizzo: lascarpa(at)scuoladifumetto.com

Ma soprattutto aspetto idee, suggerimenti, alleanze.

Per ora, un autore che mette tutti d'accordo, pubblicato da Coconinino-Fandango

e anche Einaudi

disegnatore, romantico, politico e grande comunicatore su carta, ma anche dal vivo. Vi ricordo chi è Edmond Baudoin:


e che racconterà il suo disegno disegnando...

1 commento:

  1. Ho letto da poco "i quattro fiumi".
    All'inizio è difficile, il segno dico, è difficile da comprendere, ma non sempre bisogna capire cosa si vede, ogni tanto bisogna far vincere la parte irrazionale su quella puramente logica o razionale, quella che vuole capire ogni cosa ogni dettaglio ogni sfumatura. Andando avanti ti lasci trasportare da questo noir dove ogni personaggio è vivo è fragile e ti piace, senti la voglia di andare avanti per vedere come andrà a finire.
    Il finale aimè ti lascia un po' di amaro in bocca, dopo tanta suspance e colpi di scena si chiude tutto in pochissime tavole con molti dialoghi e tutto troppo rivelato per iscritto.

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